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Emiliano Morreale (Bagheria 1973) insegna all'Università La Sapienza e scrive sul «Venerdì di Repubblica». È stato selezionatore dei Festival di Torino e di Venezia e ha diretto la Cineteca Nazionale. Tra i suoi libri: Mario Soldati  (Le Mani- Cineteca di Bologna 2006), L'invenzione della nostalgia (Donzelli 2009), Racconti di cinema (con M. Pierini, Einaudi 2014), La mafia immaginaria. Settant'anni di Cosa Nostra al cinema (Donzelli 2020), e la raccolta di racconti L'ultima innocenza (Sellerio 2023, Premio Campiello Opera Prima).

Il cinema e la grazia secondo Scorsese
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di Emiliano Morreale

Il cinema e la grazia secondo Scorsese

Tra le cose che fanno passar la voglia di occuparsi di cinema, c’è la miseria dei discorsi intorno a esso. La riflessione critica praticamente non esiste (tanto meno dentro l’università), i social consegnano quotidianamente una sfilata infernale di narcisismo collettivo, con le classiche ondate di entusiasmo (l’ho visto per primo quindi è bellissimo) che provocano […]

C’era una volta la scuola: Vittorio De Seta e i buoni maestri
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di Emiliano Morreale

C’era una volta la scuola: Vittorio De Seta e i buoni maestri

Ci sono anniversari pigri, annunciati, sui quali ci si butta con spirito istituzionale e con rassegnazione. Quando non ci sono, talvolta li si inventa. E ci sono altri anniversari che diventano occasioni simboliche, di riepilogo a volte sconcertante. È il caso di Vittorio De Seta, di cui quest’anno cade una doppia ricorrenza: il centenario della […]

“Oppenheimer”: cinema in cerca d’autore
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di Emiliano Morreale

“Oppenheimer”: cinema in cerca d’autore

I due film che hanno tenuto in vita la stagione estiva, Barbie e Oppenheimer, lavori ambiziosi di un’autrice e un autore amati da differenti tipologie di appassionati, hanno anche suscitato una rumorosa eco critica che ha mostrato, della critica, le penose difficoltà.  Il film di Greta Gerwig è stato letto soprattutto in maniera brutalmente contenutistica (il messaggio femminista), […]

Il potere secondo Bellocchio: Rapito
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di Emiliano Morreale

Il potere secondo Bellocchio: Rapito

Negli ultimi film Marco Bellocchio ha preso una direzione singolare. Al contrario di quanto accade spesso agli autori in tarda età (una maggiore essenzialità, un’urgenza di comunicare contenuti con un certo disinteresse per le seduzioni formali), il regista ha scatenato una vena affabulatoria, una scioltezza spettacolare, insomma un versante da narratore quasi all’americana, in realtà […]

I gusti culturali di Messina Denaro, uno di noi
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di Emiliano Morreale

I gusti culturali di Messina Denaro, uno di noi

La tendenza del mondo occidentale, europeo in particolare, è quella di esorcizzare il male proiettandolo su etnie e su comportamenti che ci appaiono diversi dai nostri. Ma se vogliamo combattere efficacemente la mafia, non dobbiamo trasformarla in un mostro né pensare che sia una piovra o un cancro. Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia.  Queste osservazioni, […]

Conversazione con Pietro Marcello
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di Emiliano Morreale

Conversazione con Pietro Marcello

… È prima che mi dovevano fare le domande, non adesso, dopo la separazione. Perché quando un film è finito è come quando ti sei lasciato con una donna e ogni volta che ti fanno delle domande accusi un po’ il colpo, o magari vorresti sentire tu cosa dicono gli altri. Perché comunque lei non […]

Il cinema fa male: Fabelmans
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di Emiliano Morreale

Il cinema fa male: Fabelmans

Non stupisce la venerazione per i maestri americani della generazione pre-anni Ottanta rimasti in attività. Pochissimi tra loro sono riusciti a mantenere nell’ultimo decennio una produzione continua e fitta: il settantacinquenne Spielberg, l’ottantenne Scorsese, il novantaduenne Eastwood. Dinosauri, abissalmente lontani dai prodotti audiovisivi che li circondano, li si venera come testimonianze della sopravvivenza del cinema, […]

Film da festival: ascesa e declino del cinema italiano
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di Emiliano Morreale

Film da festival: ascesa e declino del cinema italiano

Dalla fine degli anni Zero, e per una decina d’anni almeno, il cinema italiano è stato tra i più rilevanti al mondo. Una sua minoranza, ovviamente: ma una minoranza agguerrita, numerosa, grazie alla quale il cinema, già dalla seconda metà dei Duemila, è stato il luogo in cui si trovavano le migliori riuscite artistiche. Più […]

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