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Ernesto Aloia è uno scrittore torinese, ha pubblicato romanzi e raccolte di racconti, il suo ultimo libro è Camere oscure (2024).

I vecchi tromboni non muoiono mai: la rivincita di Sainte-Beuve 
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di Ernesto Aloia

I vecchi tromboni non muoiono mai: la rivincita di Sainte-Beuve 

Ci sono parole che solo a pronunciarle lasciano in bocca un buon sapore di cenere novecentesca. Provate a dire, che so, “cinematografico”, “inconscio”, “sociale”. E che ne pensate di “testo” con tutti i suoi derivati? Che meraviglia lessicale: una di quelle metafore spente che basta davvero poco, un granello di immaginazione, per riaccendere. L’originaria figura […]

“La reputazione”: Ilaria Gaspari e la permanenza del romanzo
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di Ernesto Aloia

“La reputazione”: Ilaria Gaspari e la permanenza del romanzo

Sono tante le forme narrative che prosperano al riparo della rassicurante etichetta “romanzo” stampata in copertina, che la parola stessa ha perso ogni significato, poiché dietro ci si trova di tutto:, autobiografie, biografie, reportage, saggi, memoir, autofiction e tutti i loro ibridi. Tanto per intendersi, qualcuno ha cominciato a parlare di romanzo romanzo. Oppure: “Hai letto l’ultimo di […]

“Phallus Dei”: Tedoldi ai confini della letteratura
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di Ernesto Aloia

“Phallus Dei”: Tedoldi ai confini della letteratura

Reduce con tanto di sindrome da stress post-traumatico da una travagliata relazione con l’ultimo romanzo di Giordano Tedoldi, fresco di pubblicazione dalla palermitana Corrimano Edizioni, mi ritrovo a pensarlo in forma di nero monolite kubrickiano. Quanto a me – lector in fabula obscura – mi vedo come uno degli antropoidi scimmieschi che gli girano intorno combattuti tra paura […]

Tu, io, Richard Tull (omaggio a Martin Amis)
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di Ernesto Aloia

Tu, io, Richard Tull (omaggio a Martin Amis)

Hai conosciuto Richard quando L’informazione di Martin Amis è stato pubblicato in Italia, cioè nel periodo in cui avevi appena finito di finire il tuo primo racconto. Dopo anni di inizi di racconti guastati dalla velleità di scrivere il miglior incipit di sempre, e dunque destinati alla non vita non morte nelle cartelle limbiche del tuo hard […]

Prigionieri di Enogastrolandia: l’Italia e la nostalgia
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di Ernesto Aloia

Prigionieri di Enogastrolandia: l’Italia e la nostalgia

La nostalgia non è più quella d’un tempo. Non l’ho letto, ma sono ragionevolmente sicuro che il titolo dell’autobiografia di Simone Signoret non facesse riferimento a quanto accaduto a partire dagli anni sulla fine del diciassettesimo secolo in cui lo studente in medicina Johannes Hofer dava un nome al male da cui erano afflitti i mercenari […]

La grande illusione, ovvero la non fiction non esiste
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di Ernesto Aloia

La grande illusione, ovvero la non fiction non esiste

Quando si è estinta la domanda su quanto c’è di autobiografico rivolta a un autore di narrativa? Nessuno ricorda con precisione. Gli storici finiranno per accordarsi su una data convenzionale, come per la caduta dell’impero romano. Quanto alla causa dell’estinzione, possiamo proporre un’ipotesi: era diventata superflua. Quanto c’è di autobiografico in questo tuo romanzo? L’intervistatore si godeva l’imbarazzo […]

Contatti
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di Ernesto Aloia

Contatti

Siamo rimasti così in pochi a essere scontenti di noi stessi Marcello, La Dolce Vita La fermata si trovava lungo un ampio corso rettilineo, interminabile, che dagli ultimi portici del centro si spingeva fino agli svincoli dell’autostrada. Là in fondo solo la cintura di asfalto della tangenziale separava gli ultimi edifici dalla campagna. Oltre c’erano […]

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