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Fabrizio Patriarca vive tra Roma e la Liguria. Ha pubblicato tre saggi, Leopardi e l'invenzione della moda (Gaffi 2008, Premio Cardarelli per l'opera prima di critica letteraria), Seminario Montale (Gaffi 2011), Pumping Arnold. Il mito e il corpo di Schwarzenegger (66thand2nd 2022) e un libro di viaggi, Tropicario italiano (66thand2nd 2020). I romanzi Qualcosa abbiamo fatto (Gaffi 2012), Tokyo Transit (66thand2nd 2016, candidato al Premio Strega 2017) e L'amore per nessuno (minimumfax 2019).

Femminismo post-atomico tra Robert Sheckley e Philip Roth
FP
di Fabrizio Patriarca

Femminismo post-atomico tra Robert Sheckley e Philip Roth

Nugent Miller, pacifico professore di storia antica al Laurelville College del Tennessee, «alto, magro, con un’espressione di tristezza sul volto bruciato dal sole», gli occhiali in montatura d’osso rattoppati con lo spago, è l’unica persona (pare) scampata al bombardamento nucleare che ha annientato gli Stati Uniti.  All’inizio del racconto di Robert Sheckley Nugent Miller e le […]

La lezione della new weird fiction: “Vorrei essere qui” di M. John Harrison
FP
di Fabrizio Patriarca

La lezione della new weird fiction: “Vorrei essere qui” di M. John Harrison

C’è un dibattitto appassionante – per chi voglia lasciarsi appassionare – sulla nascita della new weird fiction all’inizio degli anni Novanta. Cos’è, cosa non è, a cosa somiglia, a cosa potrebbe somigliare se non somigliasse già a qualcos’altro. Discussione che avanza qualche sospetto, perché gli esponenti di spicco del genere sono anche i suoi teorici (China Miéville) […]

Fascismo e redenzione: su “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna
FP
di Fabrizio Patriarca

Fascismo e redenzione: su “I giorni di vetro” di Nicoletta Verna

Ho letto I giorni di vetro di Nicoletta Verna, e pensavo a Mike Tyson. Leggevo e pensavo al Tyson implacabile dell’86, al Tyson micidiale del ’96, quel frattale di roccia che all’improvviso si animava per sferrare un montante. Crudo e terrificante, candidato naturale allo stupro e a una vita densamente tragica, almeno finché non lo sentivi parlare nell’intervista […]

La felicità del lettore: Guido Vitiello conversa con Proust
FP
di Fabrizio Patriarca

La felicità del lettore: Guido Vitiello conversa con Proust

Confesso che ho sempre sognato di apostrofare un proustiano di lungo corso – a bruciapelo, a tradimento – per domandare lumi su «un episodio della Recherche»… che mi stavo inventando là per là.  Purtroppo, non ho mai conosciuto proustiani di lungo corso che dessero l’idea di poter cadere in un simile tranello. Italianisti da bullare con […]

Un viaggio della memoria
FP
di Fabrizio Patriarca

Un viaggio della memoria

La notte prima della trasferta a Birkenau l’ho passata in compagnia di un professore tedesco del Convitto Nazionale che per un paio d’ore ha provato innocentemente – ma con ogni mezzo possibile, pianto incluso – a rovesciarmi addosso il senso di colpa di un’intera nazione.  Dato che dopo cena si era aperto il dibattito coi […]

Storia di uno spermatozoo
FP
di Fabrizio Patriarca

Storia di uno spermatozoo

Quella notte sono stato sparato dall’obice di mio padre assieme ad altri cinquanta milioni di consimili – dritto nel mistero della fertilità.Stavo quasi per cacciarmi in un rivoletto pre orgasmico, ho nuotato fino allo stremo per risalire l’onda.È stato qui che ho conosciuto Armando, mio fratello.«Vado bene per l’ovocita?».«Non mi stressare».Armando era uno spermatozoo robusto, […]

Gente strana dell’editoria
FP
di Fabrizio Patriarca

Gente strana dell’editoria

«Tu credi nel Disegno Intelligente?».«Uh?».«No, perché vedi, io sono un sostenitore della teoria del Disegno Intelligente».Spiccata dalle labbra in morboso ralenti, l’affermazione ti catapulta all’istante dentro un invincibile, antichissimo Disegno Deficiente.Sei in presenza della stessa radicale scempiaggine che accompagna l’umanità dal giorno in cui fu intagliata la prima selce. Un Neanderthal la fissa con due […]

Docile convivenza di gechi. Una notte di Natale
FP
di Fabrizio Patriarca

Docile convivenza di gechi. Una notte di Natale

Oggi Nattey mi ha portato il solito latte di cocco con dentro quella roba che «non è whisky» perché qui gli alcolici solo i turisti e limitatamente ai grandi alberghi, io guardavo la laguna e avevo bisogno di una sigaretta ma sono giorni che gli idrovolanti non scaricano le Benson, quindi me ne sto così, […]

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