Autori
Il corpo docente
Maggio inizia, il semestre si avvia alla fine. È arrivato ormai il caldo e sembra di essere a giugno. Entro in aula e gli studenti sono quasi tutti in maniche corte, qualcuno azzarda gli shorts. Io ho una Lacoste blu (la più seria delle polo, ma mette pur sempre in mostra i bicipiti – mio […]
Cadute
Accompagno mio padre a passeggiare. È sempre stato un gran camminatore, e andava a passo anche troppo svelto secondo mia madre che, sbuffando, se ne lamentava quando di domenica uscivamo per un giro sino a Piazza d’Armi, lui con la radiolina all’orecchio per le partite, io bambino annoiato che guardava le vetrine di corso Agnelli […]
L’inguacchiera
Di mia zia Filomena (in realtà prozia, visto che era la sorella di mia nonna), mio nonno diceva sempre: quella è una commediante, un’inguacchiera. Ero troppo piccolo per capire in cosa consistessero i suoi inguacchi e le sue commedie, ma non dovevano essere solo da ridere: gli scuotimenti di testa, il tono di rimprovero lasciavano […]
Soffocamento
Sono quasi le due, e non ho ancora preso sonno. Il sonno mi era venuto, a dire il vero, un paio di ore prima, ma poi se n’è andato, mentre ero sul divano, il lume rosso acceso, la semioscurità che cancella gli scaffali della libreria, le troppe cose che dovrò fare. Mi sono messo a […]
L’impensabile. Desiderio e violenza
Non riesco mai a ricordarlo nella sua forma esatta ed è come se ogni volta che lo rileggessi scoprissi di essermene dimenticato qualcosa, ma c’è un passo di Pasolini che dice: «Tutti sanno bene che “non c’è disegno di carnefice che non sia suggerito dallo sguardo della vittima” (e che Maria Goretti, mettiamo, è responsabile del […]
Mimetismo, negazione
Sono a cena in un ristorante thailandese, a Parigi, con B. e M. Vivono entrambi qui da trent’anni: lei insegna filosofia, lui letteratura. Ordiniamo. B. parla un francese pulito per lessico e sintassi, ma conserva con tranquillità un marcato accento italiano: nasalizzazioni assenti, erre appena arrotata, linea melodica della frase in cui si percepisce ancora […]
Il maschio teorico
P. S., dottorando del secondo anno, inizia la sua relazione citando Adorno (seguiranno Lukács, Bachtin e Mazzoni, il finale sarà intonato su un tema di Lacan, cadenze plagali del pensiero scandiranno la coda). È intelligente, brillante e soprattutto un po’ fané: maglietta scolorita senza disegni né loghi, jeans non arrotolati in fondo come vorrebbe la moda, […]
Cattiveria
Giudicata con i criteri della pura intelligenza, la cattiveria è sempre un segno di pochezza. Esiste un’intelligenza degli esseri umani che richiede doti non meno ardue di quelle necessarie ai matematici e ai fisici, anche se di tutt’altro tipo; ed esiste pure un’intelligenza morale alla quale servono sottigliezza, duttilità, sensibilità, capacità di mettere in relazione […]