
Prof.
Il professore è uno come tanti,
giusto con quattro lettere davanti.
Nella media, o anche sotto la metà,
è uno fra molti. Solo, non lo sa.

Refuso
Sublime quel refuso in un messaggio
tutto pieno di deferenza e omaggio
che attribuiva al grande cattedratico
un rango forse umile, ma pratico,
fisiologico, insomma, necessario:
chiarissimo professore orinario.

Colleghi
Fanno i colleghi: «sai, è un po’ sociopatico»,
E scrollano la testa, come fosse
un genio mal compreso, iperdotato.
Dino allora, in tralice, col suo pratico
senso capitolino del reale
(l’opposto del naïf o del lattonzo),
smorza: «sarà, a me pare che è uno stronzo».

Workshop
«Andiamo via», sussurri mentre mi urti
nella calca di una pausa caffè.
«Andiamocene, questi convegni a me
ricordano la morte». In effetti
anche lì conveniamo, stretti stretti
inesorabilmente, verso l’ultima
sessione. Tu, io, noi, e tutti: senza
più un intervallo nella conferenza.

«Maestro»
Ne sono certo. Il bacio del Getsemani,
di chi sembra onorarti, e che ti strema,
l’omaggio del collega che non temi,
puoi star sicuro: era un bacio accademico.