Il primo decennio del Novecento vide una serie di convulsi cambiamenti nel pensiero umano, così radicali che a quel tempo non si compresero appieno le implicazioni che la loro comparsa avrebbe comportato, e ci vollero anni perché si prendesse coscienza delle loro conseguenze. Die Traumdeutung (L’interpretazione dei sogni) di Sigmund Freud uscì nel 1900 come simbolica apertura di una nuova epoca, che avrebbe percorso una strada fin lì sconosciuta per penetrare nella psiche umana. Nello stesso anno Max Planck pubblicò la teoria dei quanti, e nel 1905 Albert Einstein elaborò la teoria della relatività, due momenti nella storia della scienza che segnarono un prima e un dopo nella visione fisica dell’universo, come era stato solo, secoli prima, per le teorie di Galileo e di Newton. Nel 1903 i fratelli Wright riuscirono a prendere il volo con il loro Flyer, il primo aeroplano della storia, rendendo reale il sogno millenario dell’uomo di potersi librare in cielo. Nel 1913 Vasilij Kandinskij realizzò il suo primo dipinto astratto, che cambiò il destino dell’arte figurativa: per la prima volta un quadro poteva essere considerato esclusivamente un insieme di forme e di colori senza alcun riferimento a esseri o oggetti reali. 

E anche la musica ebbe la sua rivoluzione quando, tra il 1908 e il 1909, Arnold Schönberg compose il Buch der hängenden Gärten, su testi di Stefan George, primo atto della conquista dell’atonalità da parte del musicista viennese. Schönberg fu però un rivoluzionario che per tutta la vita si protestò tradizionalista, sostenendo che tutta la sua opera era “scaturita esclusivamente dalle tradizioni della musica tedesca […] I miei maestri furono prima di tutto Bach e Mozart; poi Beethoven, Brahms e Wagner” ebbe a scrivere.

In questa temperie, nel 1885 nacque Egon Wellesz, di cui ricorre nel 2024 il trascurato cinquantenario dalla morte, che di Schönberg fu tra i primi allievi, oltre a essere una figura dal triplice talento: compositore, musicologo e studioso della civiltà bizantina. Nato in una famiglia ebraica

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