Per molto tempo è sembrato che il femminismo e soprattutto il #MeToo avessero favorito la proliferazione di nuovi modi di intendere i ruoli di genere e la sessualità; che non solo fra i protagonisti di questi movimenti, ma anche nella profondità della cultura popolare si fosse diffusa una concezione dell’eros e delle relazioni basata sul dialogo e sul consenso più che sul conflitto e la violenza; qualcosa che si avvicinasse all’ideale dell’amore “che non fa male” che propone Carolina Bandinelli in un suo recente saggio (Le postromantiche: sui nuovi modi di amare, Laterza, 2024).
Poi è arrivato TikTok che ha permesso un contributo genuinamente popolare alla produzione di contenuti culturali. Con le sue logiche immediate e i suoi meccanismi di supporto alla produzione di video e live streaming, TikTok ha reso possibile la partecipazione anche di chi non si sarebbe mai immaginato di “curare” un feed su Instagram – come il mio vicino di casa che gestisce una piccola ditta di trasloco e che adesso balla e mima canzoni con una frequenza quasi quotidiana. Questo ha notevolmente esteso il pubblico social a una moltitudine di persone, a volte anche improbabili, che si sentono chiamate a dire la loro su temi che vanno dalla politica alla cottura delle spighe.
E parlano anche di intimità e di ruoli di genere, ma in un modo completamente diverso da quello politicamente corretto promosso da intellettuali e educatrici. (Ci stanno ovviamente anche loro: su TikTok c’è un po’ di tutto.) Dilaga invece su TikTok, soprattutto nelle culture giovanili, il fenomeno del Malessere: un tipo maschile prepotente, eccessivo, patologicamente geloso, violento, tossico e per questo irresistibile. Fra educatrici e benpensanti il fenomeno è subito stato collegato al reale problema della violenza di genere o addirittura al femminicidio. Ed è vero che i video TikTok sul Malessere contengono un cocktail di romanticismo e atteggiamenti prepotenti e arroganti: patriarcali, se vi piace il termine. Può turbare leggere di ragazze anche giovanissime che dichiarano I’ voglio ’o fidanzato accussì commentando video di ragazzi tatuati con atteggiamenti maneschi che spiegano alla compagna cos’è e cosa non è permesso. Andare a ballare da sole? No. Uscire con le amiche? Solo in casi eccezionali. Oppure attendono in macchina fuori dal negozio per ispezionare i vestiti appena comprati, per poi farli a pezzi se ritenuti troppo osé.
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