È in corso tra Ortisei e la Val Gardena, fino al 31 agosto, la nona edizione della Biennale Gherdëina curata da Lorenzo Giusti con la collaborazione di Marta Papini. The Parliament of Marmots è il titolo di questo originale evento artistico diffuso. Tutto ruota attorno al Regno di Fanes, uno dei più affascinanti miti ladini delle Dolomiti. Un racconto che narra della rottura di un patto stabilito tra animali e esseri umani. Una leggenda tramandata oralmente, che condivide con la cultura mediterranea alcune sorprendenti figure chiave e che parla di trasformazioni, celebrando la natura selvaggia, i cicli della vita e il rapporto intimo e profondo tra tutte le specie che abitano la Terra.
Il mito è per sua natura un atto di trasformazione, un rito di passaggio impermanente, si modifica continuamente nel tempo. Nessun mito è originario e nessun territorio è autonomo, la forma materiale e immateriale della vita è il frutto di stratificazioni, di relazioni tra saperi, sensibilità, comportamenti differenti e molteplici, non gerarchicamente appannaggio solo dell’umano. The Parliament of Marmots è un invito ad abbracciare, accogliere la natura abbandonando l’idea di una sua contrapposizione alla cultura. Riscrivere cosmologie dove la maggior parte delle piante e degli animali sono inclusi in una comunità allargata di umano e non, è l’obiettivo di questa Biennale, dando voce a una variegata comunità artistica, rappresentativa di unʼarea culturale che va dall’Europa continentale al Nord Africa al Medio Oriente.
A sostegno dello spirito di questa interessante rassegna, il curatore Lorenzo Giusti ha chiesto la collaborazione dell’antropologa Anna Tsing, autrice, tra gli altri, di un saggio di riferimento su questi temi, Snaporaz è una rivista indipendente che retribuisce i suoi collaboratori. Per esistere ha bisogno del tuo contributo. Accedi per visualizzare l'articolo o sottoscrivi un piano Snaporaz.Questo contenuto è visibile ai soli iscritti