Qui è ieri, è ora, è sempre, questa la trama di un romanzo grafico che si intitola, per l’appunto, QUI (“here”) scritta e disegnata da Richard Mcguire. È la storia di una casa, di ciò che vi è accaduto nel corso di molti anni; è un unico racconto composto di attimi vicini e distanti, incastrati e sovrapposti tra loro; è la fitta trama della storia di questo mondo, che prende forma di fronte alla prospettiva fissa dell’angolo di un salotto e della vita che si svolge al suo interno. Perché le case raccontano sempre chi le ha abitate, sono dei veri e propri musei che riflettono le epoche attraversate, le persone e le loro cose. Ogni casa si trasforma in chi la abita e cambia di continuo, come d’altronde cambiamo noi che le viviamo.
Al numero 13 di Lincoln’s Inn Fields, nel quartiere londinese di Holborn, c’è una casa che invece non è mai cambiata. È stata concepita come un vero e proprio laboratorio di architettura e costruita in più fasi: era l’abitazione di Sir John Soane, architetto, collezionista, con un’ossessione particolare per l’archeologia, tanto da portarlo a disegnare i suoi progetti come edifici in rovina, riferimento diretto alle incisioni dei ruderi romani di Piranesi.
La casa conteneva, e contiene ancora oggi, innumerevoli opere e oggetti collezionati nel corso degli anni, che riflettono l’interesse di Soane per la documentazione visiva di edifici e monumenti storici: quadri del Canaletto, stampe di Piranesi, bronzi romani provenienti da Pompei, e addirittura il sarcofago di Seti I. Una dimora voluta, ideata e arredata in modo estremamente particolare, dove il confine tra il mondo dell’immaginazione, delle ossessioni, e quello più funzionale della vita quotidiana sembrano perdersi uno nell’altro.
Nel 1833, Soane riuscì a far approvare un atto del Parlamento che garantiva la conservazione della casa esattamente come sarebbe stata al momento della sua morte. Questa straordinaria decisione lascia nel corso degli anni la casa praticamente intatta, con la disposizione degli oggetti e delle stanze rimasta fedele alla visione originale dell’architetto inglese.
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