La storia della musica è piena di dischi blasonati, lodati, unanimemente considerati pietre miliari: ma poche volte ci si chiede se questo non sia poi, tutto sommato, solo frutto di un riuscito marketing. Oggi sappiamo con certezza che il musicista viene valorizzato solo se funziona come “pacchetto”, “prodotto”: insomma la musica è in secondo piano e temiamo che pure nel migliore dei casi il giudizio sia sempre piuttosto falsato, anche – e forse soprattutto – negli ambienti più underground, dove l’etichetta garantirebbe quasi automaticamente una certa credibilità. Ogni tanto è necessario tirare fuori dall’armadio quegli scheletri che l’ambiente musicale tende a sbriciolare e mettere sotto il tappeto, ma che invece, facendo storia a sé, rimangono un faro nella notte dell’ascoltatore. È il caso dell’album di debutto degli A Flock Of Seagulls, anno 1982, pubblicato su etichetta Jive: A Flock Of Seagulls.

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