Il 20 maggio 2024 papa Francesco effettuava una visita informale alla Conferenza episcopale italiana (CEI) durante la quale dichiarava: «Guardate, c’è già un’aria di frociaggine in giro che non va bene. C’è una cultura odierna dell’omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto in seminario».
Quando a Napoli una persona vuole velatamente sapere se sei frocio, domanda: “Appartieni alla parrocchia?”. Cosa significhi far parte della parrocchia lo spiega bene il giornalista e scrittore Frédéric Martel in Sodoma (trad. di Matteo Schianchi e Michele Zurlo, Feltrinelli, 2019). Un testo che condensa quattro anni di inchiesta durante i quali l’autore tampina «una quarantina di cardinali e un centinaio di vescovi, monsignori, sacerdoti e “nunzi” (ambasciatori del Papa)» pur di collezionare interviste esclusive.
Leggendo Sodoma diventa chiaro il fatto che Papa Francesco parlava con cognizione di causa. Per quale motivo? Scrive il giornalista: «Il Vaticano ha una delle più grandi comunità omosessuali al mondo e dubito che perfino a Castro, noto quartiere gay di San Francisco ormai molto etero, ce ne siano altrettanti!».
Durante gli anni della sua inchiesta, Martel ha soggiornato una settimana al mese in Vaticano, ha viaggiato in oltre trenta paesi per incontrare membri del clero in America Latina, Asia, Medio Oriente e Stati Uniti e ha raccolto oltre mille testimonianze. Tutta questa fatica per arrivare alla medesima conclusione del Papa: c’è molta frociaggine nei conventi. Troppi appartenenti alla parrocchia.
È utile comprendere la portata del fenomeno? Per l’autore l’utilità è evidente: «Fare una sociologia in chiave omosessuale del cattolicesimo permette di spiegare un’altra realtà: la fine delle vocazioni. Per molto tempo […] i giovani italiani che scoprivano di essere omosessuali, o avevano dubbi sul loro orientamento sessuale, sceglievano il sacerdozio».
Quale codice comportamentale deve rispettare l’omosessualità tra le mura del clero? Snaporaz è una rivista indipendente che retribuisce i suoi collaboratori. Per esistere ha bisogno del tuo contributo. Accedi per visualizzare l'articolo o sottoscrivi un piano Snaporaz.Questo contenuto è visibile ai soli iscritti