Per lunghissimo tempo Dungeness è stato un luogo fuori dal tempo e dallo spazio che esisteva per la maggior parte degli inglesi solo in alcuni racconti popolari.

È il lavorio incessante delle onde che contribuisce a formare Dungeness, levigando i ciottoli e i sassi che si articolano in creste lungo la riva inglese del Canale della Manica. 

Là dove la terra non c’era e battevano le onde nell’epoca in cui i Romani erigevano appena più lontano solide fortificazioni per proteggere la costa, solo intorno al quattordicesimo secolo finisce per sedimentarsi un promontorio che si protende nel mare in cui navigano velieri e barche da pesca. Questa terra mista a mare in movimento si trasforma in un’appendice dell’isola d’Inghilterra, diventando nella nebbia uno dei più pericolosi ostacoli alla navigazione che conosca chi attraversi il tratto di mare che costeggia l’isola risalendo dal Sussex verso le bianche scogliere di Dover. 

Federico Nicolao,Dungeness,Derek Jarman,architettura del paesaggio

Per lungo tempo c’è un fuoco di carbone a segnalare il formarsi del promontorio di Dungeness, la punta più a sud del Kent, poi vi vengono messe delle candele, e solo in tempi molto più recenti, nel 1635, viene concesso il permesso di erigere una torre affinché funzioni da faro

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