Il debito è una lente perfetta attraverso la quale analizzare il nostro mondo, le relazioni che si instaurano tra le persone in ambito sociale, politico e religioso. Nel corso dei secoli si è sempre immaginato l’uomo come debitore di un debito che non può mai essere interamente ripagato. È il fondamento del sistema capitalistico, ed allo stesso tempo uno strumento di controllo e di dominio.

L’antropologo David Graeber ne ha ricostruito la storia in Debito. I primi 5000 anni (il Saggiatore, 2012). La sua conclusione è che il debito resta la più antica e potente forma di asservimento. Rappresenta una condizione tutt’altro che “naturale”, ed è imposto sempre da rapporti di potere – politici, militari ed economici – che ricercano la propria giustificazione nel mito, nelle religioni e nell’etica.

La mostra Banco dei Pegni di Christoph Büchel, allestita presso la Fondazione Prada a Venezia, è un viaggio visuale dentro questa idea. Non è un caso che Ca’ Corner della Regina sia l’ex sede storica del Monte di Pietà (dal 1834 al 1969): portare la mostra in questo luogo ha significato riportare alla luce l’intreccio tra passato e presente attraverso un’installazione immersiva che ricostruisce un immaginario banco dei pegni in fallimento. 

luca galofaro,mostra banco dei pegni,David Graeber,Christoph Büchel,Debito. I primi 5000 anni,filosofia e denaro

C’è solo una parola per descrivere questa mostra: incredibile. Incredibile perché

Questo contenuto è visibile ai soli iscritti

Snaporaz è una rivista indipendente che retribuisce i suoi collaboratori. Per esistere ha bisogno del tuo contributo.

Accedi per visualizzare l'articolo o sottoscrivi un piano Snaporaz.