Come ogni mese, Federico Nicolao ci parla di eventi e mostre d’arte passati, presenti e futuri: Non è detta l’ultima parola.
Se ne è parlato
Giosetta Fioroni
Speculum. Guardare, guardarsi, esser guardata è il titolo dell’appassionante retrospettiva che Cristiana Perrella, curatrice e critica, attuale direttrice del Museo Pecci di Prato, ha allestito per la galleria M77 a Milano, collaborando con la stessa artista. Ne è scaturita un’esposizione monografica appassionante in cui al centro dell’attenzione viene posto lo sguardo. Sia quello autoriflessivo dell’artista che quello visionario delle opere passando per quello degli spettatori e anche, in una nutrita parte documentaria, dei numerosi fotografi che hanno ritratto Perrella. Sin dal titolo, ispirato da un saggio omonimo della filosofa e scrittrice Luce Irigaray, lo sguardo rinnovato è quello che va accordato al genere. Un magnifico omaggio a una delle nostre artiste più importanti.
Speculum. Guardare, guardarsi, esser guardata
Galleria M77, Milano
2 ottobre – 21 dicembre 2024
Artists Making Books: Pages Of Refuge
Quante volte si è detto che lo spazio del libro va ben oltre il supporto straordinario che fornisce come oggetto funzionale alla letteratura? L’Accademia Americana di Roma dedica al libro d’artista una curatissima mostra in cui se ne sottolinea la straordinaria ricchezza sociale e geopolitica. Libri, d’artista, come traites d’union tra Europa e America, come luoghi di sperimentazione e di ricerche formali spesso passate da un continente all’altro. Tutto parte da un dono, quello fatto all’Accademia stessa da Ed Ruscha dei suoi capolavori editoriali nel 2001. Al suo lascito si mescolano volumi prestati da due grandissimi collezionisti, Aldobrandini a Roma e Consolandi a Milano. La selezione attraversa tutto il XX secolo e arriva sino a noi. Da Burri a Kounellis, da Cy Twombly a Matisse, da Kounellis a Micol Assaël, una piccola e appassionante chicca per gli appassionati.
Artists Making Books: Pages Of Refuge
AAR Gallery
27 settembre – 7 dicembre 2024
Enzo Cucchi
Enzo Cucchi ha incantato Parigi con I maschi, la sua mostra alla galleria Balice Hertling. Nata in eco alla mostra tenutasi ad Ascoli Piceno nel Forte Malatesta a inizio 2024, anche I maschi orbitava intorno alla figura di Cecco d’Ascoli, astronomo, filosofo, astrologo e alchimista. La straordinaria abilità formale di uno dei più grandi artisti italiani viventi alle prese con la memoria della stanza della Madonna del Lago, prima fortezza, poi convento, poi prigione e all’occorrenza museo.
I maschi
Galerie Balice Hertling, Parigi
12 ottobre – 16 novembre 2024

Se ne parla
Olga de Amaral
Olga de Amaral è una delle figure centrali dell’arte sudamericana, la si identifica quasi sempre come una delle eccellenze della fiber art, ovvero di quell’arte che ha messo la questione tessile al centro delle sue attenzioni. Ma va ammirata in realtà per la maestria che ha raggiunto con la materia in tutte le sue discipline: dalla pittura alla scultura, dall’installazione all’architettura. A quest’artista maggiore del nostro tempo, nata a Bogotá nel 1932, la Fondation Cartier di Parigi dedica una splendida retrospettiva, che permette di apprezzare in ogni sua aspetto un’opera versatile che per le sue qualità plastiche merita assolutamente di essere scoperta in presenza.
Olga de Amaral
Fondation Cartier, Parigi
12 ottobre 2024 – 16 marzo 2025
Richard Peduzzi
Il Mobilier National, una delle più importanti e prestigiose istituzioni francesi per l’arte e il design, rende omaggio nel suo spazio espositivo della Galerie des Gobelins al creatore Richard Peduzzi, artista versatile, già direttore in Italia dell’Accademia di Francia, ma soprattutto straordinario scenografo del regista Patrice Chéreau e di tanti maestri del teatro francese, nonché designer senza pari. Ecco allora coesistere nella mostra dipinti, disegni, oggetti di scena, ricordi d’infanzia e mobili di raffinata eleganza.
Richard Peduzzi. Perspective. Mobilier, décors, dessins
Galerie des Gobelins, Parigi
16 ottobre – 31 dicembre 2024

Se ne parlerà
Shirin Yousefi
Artista e ricercatrice iraniana e svizzera, Shirin Yousefi indaga da anni, nonostante la sua giovane età, l’arte di quella porzione di Medio Oriente e Africa che l’Europa non ha mai saputo come interpretare, oggi ridefinite dal termine S.W.A.N.A. (Southwest Asia and North Africa). Il suo approccio artistico è unanimemente considerato come uno dei più interessanti nella giovane creazione. Un tempo assistente di Abbas Kiarostami, vincitrice del premio Kadist, poi artista di punta della nuova generazione svizzera, la Yousefi non ha smesso di stupire per la precisione delle sue proposte tanto artistiche che sperimentali. Bazm è il titolo della sua ultima mostra al Calm di Losanna. Enigmatica e straordinaria è l’installazione di mattoni dall’interno della quale emergono alcune melodie nel fischiettio ignoto di un soffio femminile, costringendo lo spettatore a prendere la misura di un territorio ignoto. Seguirà presto, dal 21 gennaio, sempre in Svizzera, una nuova personale alla Villa Bernasconi di Grand Lancy.
Bazm
Calm – Centre d’Art La Meute, Losanna
23 novembre 2024 – 19 gennaio 2025