Come ogni mese, Federico Nicolao ci parla di eventi e mostre d’arte passati, presenti e futuri: Non è detta l’ultima parola.

Se n’è parlato

Henri Matisse

Si pensa d’aver imparato tutto quel che c’era da imparare su un maestro della pittura come Henri Matisse, celebrato da innumerevoli mostre in tutto il mondo, e d’altra parte è sempre più raro vedere riuniti i suoi principali capolavori. Ma si è potuta vivere un’eccezione, grazie alla mostra che si è conclusa a Basilea alla Fondazione Beyeler. Oltre settanta opere, il cui valore d’assicurazione superava il miliardo di dollari, quasi cinquanta prestatori. L’invitation au voyage è un’antologica che ci ha confrontati ancora una volta al mistero di un’opera della quale Apollinaire diceva: «Ogni quadro, ogni disegno di Henri Matisse possiede una virtù che non sempre riusciamo a identificare, ma che è una vera forza… Se si dovesse paragonare l’opera di Henri Matisse a qualcosa, si dovrebbe scegliere l’arancia. Come l’arancia, l’opera di Henri Matisse è un frutto di luce eclatante…».

Henri Matisse, L’invitation au voyage
Fondation Beyeler, Basilea
22 settembre 2024 – 26 gennaio 2025

Caroline Kent

Alcuni lavori della pittrice Caroline Kent, appena insignita del prestigioso premio USA fellowship award per il 2025, brillavano in mostra da Casey Kaplan in un’appassionante collettiva di disegni su carta nella quale si potevano altresì ammirare opere di Jason Dodge, Liam Gillick, Jonathan Monk, Diego Perrone, Simon Starling, Johanna Unzueta, Ella Walker, Amanda Williams. Non vediamo l’ora di una grande mostra europea tutta per lei. Verremo accontentati?

Works on Paper
Casey Kaplan, New York
9 gennaio – 15 febbraio 2025

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Se ne parla

Demetrio Stratos

Ancora visitabile sino al 16 febbraio, a Palazzo Malagola a Ravenna, Fino ai limiti dell’impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970 -1979 – Secondo movimento, a cura di Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi, ha nuovamente reso onore, come era necessario, alla ricerca vocale di Demetrio Stratos, cantante, compositore, polistrumentista protagonista della scena musicale con i suoi due gruppi I ribelli e gli Area.

Valorizzando i contenuti dell’Archivio Demetrio Stratos a un anno di distanza da Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo, che ne aveva analizzato i rapporti con la musica colta, Fino ai limiti dell’impossibile ci ha portati invece al cuore dell’incontro tra Stratos e le musiche del mondo, e a meglio comprendere l’importanza, nell’universo Stratos, del gesto. Presto in libreria, pubblicato da Sigaretten Edizioni Grafiche, Noi non crediamo nello stile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979, che riunirà i materiali di entrambe le mostre. 

Fino ai limiti dell’impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979 – Secondo movimento
Palazzo Malagola, Ravenna
14 dicembre 2024 – 16 febbraio 2025

Georges Didi-Huberman

“Nell’aria inquieta…” segna il ritorno nel ruolo di curatore di uno dei più importanti storici dell’arte, Georges Didi-Huberman, al Museo Reina Sofía di Madrid con una grande mostra sulle emozioni. Il titolo è tratto da un verso di Romance de la luna, luna del poeta García Lorca; l’autore francese la rilegge e, opponendola al costante annichilimento delle emozioni nella cultura capitalista, ne fa il cursore di una mostra che perora la causa di un ritorno a un sentire individuale e collettivo che restituisca tutto il suo valore alla commozione. 

“In the troubled air…”
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid
6 novembre 2024 – 17 marzo 2025

Giovanni Chiaramonte

La fotografia del ventesimo secolo paga un tributo inestimabile alla fotografia italiana nel ricodificare in maniera radicalmente nuova il paesaggio; se Guidi e Ghirri sono internazionalmente celebrati, APE Parma Museo e il Museo Diocesano di Milano permettono di immergersi in un’altra profonda riflessione su luoghi, anima e spazio attraverso due mostre dedicate, a pochissimo tempo dalla sua scomparsa, a Giovanni Chiaramonte (Varese 1948 – Milano 2023). Conosciuto e celebrato per la sua attività teorica, per aver fondato e diretto collane di fotografia contemporanea per Jaca Book, Federico Motta Editore, SEI, Edizioni La Meridiana e Ultreya, Chiaramonte è soprattutto un fotografo prestato alla teoria; tanto la retrospettiva parmigiana, con quasi quattrocento scatti,  che la mostra  milanese ce ne restituiscono la forza immaginifica e la potenza spirituale. 

Giovanni Chiaramonte. Fotografia come misura del mondo
APE Parma Museo, Parma
10 novembre 2024 – 9 marzo 2025

Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
Chiostri di Sant’Eustorgio, Milano
16 novembre 2024 – 9 febbraio 2025

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Se ne parlerà

Nairy Baghramian

Mentre a Londra si è appena conclusa Jumbled Alphabet  alla South London Gallery e al Museo Nivola di Orani (Nu) resta vivo il ricordo della sua mostra dell’estate scorsa Pratza ’e domo, Una casa semiotica mai costruita, è già il caso di annotare sul calendario un appuntamento a Bruxelles, dove il Wiels invita Nairy Baghramian, una delle più interessanti artiste di oggi, dal 24 ottobre 2025, per una grande mostra curata da Dirk Snauwaert, che segnerà il ritorno nello spazio espositivo che l’aveva rivelata nell’oramai lontano 2007. 

Nairy Baghramian
Wiels, Bruxelles
24 ottobre 2025 – 1 marzo 2026