UN RAGAZZUOLO

un ragazzuolo
napoletano
se ne stava sul ciglio
della porta
del mio ufficio
che sono solito tenere
leggermente aperta
per un problema di competenze
così
questo baldo giovane
non si capiva
se voleva entrare
o restare fuori
proprio aveva un atteggiamento che
non lo dava a capire
metteva un piede dentro
e un attimo dopo
lo tirava fuori
era chiaro che
attendeva un segnale
e allora io subito
“TRASE”

REALTA’ NON SEMPLICI

ieri notte
ero a napoli
quartiere bagheria
avevo bevuto
e
sono andato
davanti alla casa
di un camorrista
urlando con un megafono
a pila
che lui è un cornuto
impotente
e femmeniell’
e sua figlia
una vacca svuotacoglioni
e a un certo punto
cosa succede?
vedo alzarsi un avvolgibile
poi s’affaccia
il boss
mi tira addosso una bacinella d’acqua
e richiude

IN RICORDO DI PINO DANIELE

amo attardarmi
nel ricordo
di quel nostro incontro per caso
in un intercity per cremona
tanti anni fa
di ritorno da un tuo concerto
rammento
in quel tuo inimitabile misto
di schiettezza e umanità
mi raccontasti di una napoli
inedita
soprendente
fuori dai cliché
e m’insegnasti qualcosa
che non scorderò mai:
la camorra non esiste
“è un effetto dato
dalla rifrazione del sole
sui cadaveri per strada”
dicesti