È uscito di recente un documentario dedicato a Emilio Ambasz architetto e designer argentino, noto per il suo approccio pionieristico all’architettura sostenibile e alla fusione tra natura e costruito, che offre uno sguardo approfondito sulla vita, la filosofia e le opere di questo visionario dell’architettura. Green Over Gray-Emilio Ambasz, diretto da Francesca Molteni e Mattia Colombo, racconta quattro progetti, in particolare lACROS Building a Fukuoka (1990) che ho visitato di recente e che mi ha folgorato per la sua bellezza. Gli edifici non basta studiarli: è necessario attraversarli per capirne lo spazio. Come scriveva Bruno Zevi: «Non esiste architettura senza uno spazio percepito dall’uomo».  

La cosa più interessante di questo edificio è che, nonostante siano passati trent’anni dal suo completamento, si può affermare che i temi progettuali che affronta anticipino molte delle strategie e delle mode degli ultimi anni. Oggi è diventato quasi un obbligo far crescere vegetazione sopra e dentro gli edifici, trent’anni fa la cosa appariva alquanto strana.

L’architettura di Emilio Ambasz, nato nel 1943 a Resistencia, in Argentina, è teatrale, concepita come una scenografia che accompagna la vita dei suoi abitanti. Ambasz si muove

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