A Parigi, presso il Musée Guimet, è stata allestita la mostra Marc Riboud. Vietnam 1966-1976 curata da Lorène Durret, Zoé Barthélémy e l’Associazione Amici di Marc Riboud e dedicata al noto fotoreporter francese che fu membro dell’Agenzia Magnum e autore del noto scatto La jeune fille à la fleur (“la ragazza con il fiore”), divenuto simbolo dei movimenti pacifisti del Sessantotto. In mostra, visitabile fino al 12 maggio, sono esposti alcuni scatti dei numerosi servizi che Marc Riboud dedicò al Vietnam, durante e appena dopo il conflitto (qualche giorno fa ricorreva) il cinquantesimo anniversario dalla fine della guerra. 

Spesso, per guardare gli scatti dei grandi fotoreporter non basta conoscere la storia della fotografia o avere l’occhio allenato a leggere in profondità le immagini: serve qualcuno che completi il racconto in chiave storica, e che dia così gli strumenti adeguati per comprendere il contesto in cui quelle fotografie sono state realizzate. 

Per guardare meglio gli scatti di Marc Riboud sul Vietnam ho incontrato Guglielmo Pellerino, storico e ricercatore specializzato nelle figure di Antonio Gramsci e Ho Chi Minh (con particolare attenzione al colonialismo francese in Vietnam). Oltre all’attività di ricerca, cura testi per l’Edizione Nazionale degli Scritti di Antonio Gramsci, nel 2022 ha scritto l’introduzione della prima pubblicazione italiana del testo Il processo della colonizzazione francese di Ho Chi Minh edita da MarxVentuno e curata da Alessia Franco.

Annonce de l’arrêt de l’opération Rolling Thunder à Phat Diem, Nord Vietnam, 1968

Questa immagine fu scattata nel 1968 da Marc Riboud in occasione dell’annuncio dell’arresto dell’operazione Rolling Thunder a Phat Diem, come riporta la didascalia.  Cosa si intende con “Operazione Rolling Thunder”?

Con “Operazione Rolling Thunder” si intende un’imponente campagna di bombardamenti aerei condotta dagli Stati Uniti contro la Repubblica Democratica del Vietnam (Vietnam del Nord), avviata nel marzo del 1965 e conclusasi, con alcune interruzioni intermedie, nel novembre del 1968. Questa operazione militare aveva tre obiettivi principali: fermare le infiltrazioni di truppe e rifornimenti dal Nord verso il Sud, scoraggiare il Vietnam del Nord a proseguire la guerra e rafforzare la stabilità politica e la fiducia del governo della Repubblica del Vietnam (Vietnam del Sud). Fu un momento cruciale per la storia di questo conflitto: dopo anni di bombardamenti che avevano causato oltre 30.000 morti tra i civili vietnamiti, l’opinione pubblica statunitense – fino a quel momento fortemente influenzata da una notevole macchina propagandistica messa in piedi dal governo – iniziava a essere sempre più contraria alla guerra. I costi dell’operazione erano stati enormi e ancora oggi questo intervento militare può essere considerato uno dei più grandi fallimenti, dal punto di vista strategico, dell’esercito statunitense. In generale, si può dire che il dissenso generato dall’intervento statunitense sarebbe esploso a livello internazionale contribuendo a dar vita, di lì a poco, al movimento del Sessantotto. La fotografia di Riboud, scattata nei giorni della conclusione di quella brutale operazione, assume così un valore simbolico: mostra la fine di un evento militare devastante, senza precedenti, e tutto il dramma della popolazione civile stremata da anni di bombardamenti.

Hué Dans la rue principale de la citadelle, Sud Vietnam, 1968

Marc Riboud in questo caso riesce a cogliere una

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