Disteso sul mio telo mare in misto lino e protetto da un ombrellone piantato da forzutissime amiche (mai rovinerei le mie unghie per questioni pratiche), mi accorgo della presenza di due uomini che alla mia destra mostrano dei culi bombati in stile Nicki Minaj. Io, un Tadzio che elemosina ombra su una sterminata spiaggia nudista; loro, corpi disegnati da Touko Valio Laaksonen (in arte Tom of Finland) che sfidano i raggi solari. Alti, muscolosi quanto François Sagat e con dei cazzi che fanno provincia. Si danno un bacio appassionato, senza un briciolo di romanticismo, preludio a una scopata che si sarebbe consumata di lì a poco nelle vicine dune. Nel guardare quel bacio ho pregato che qualcuno se ne lamentasse, che qualcuno andasse a richiamarli all’ordine per proteggere bambini sconvolti, che dalle limpide acque sarde emergesse un custode del senso morale. L’avrei voluto perché solo in questo modo avrei potuto osservare quei corpi pienamente in azione. Montagne di carne che avrebbero gettato il censore in mare con tutta la forza che quelle fibre muscolari possono sprigionare. 

L’omosessualità rappresentata da Tom of Finland è iper-virile, violenta, mascolina oltre ogni eccesso. I protagonisti dei suoi disegni girano come forsennati alla ricerca di una scopata da consumare nei giardinetti o in qualsiasi strada trasformata in battuage a cielo aperto. Travestiti da marinai, poliziotti, cowboy e muratori portano a spasso questi cazzi giganti – arrivano alla rotula o nei pantaloni girano intorno ai fianchi come se fossero cinture. Le donne sono quasi del tutto assenti nelle migliaia di illustrazioni di Tom of Finland. In una raccolta dedicata all’autore e edita da Taschen (nello specifico la Kake Comics n° 6, 1970) c’è una donna che pretende di provare quei cazzi non sapendo che difficilmente entreranno nella sua vagina. Infatti gli uomini dedicano pochi istanti alla donna, alla sua vagina, per presto ignorarla e continuare a scopare tra loro preferendo altri buchi. Una mia cara amica, famosa pornostar, disse che quando i cazzi sono troppo grandi tendono a non entrare davanti, oppure una volta entrati causano fastidio dopo pochi minuti. A quel punto lei offre subito il culo – il quale ha profondità inaudita. L’ano solare. Il buco universale che ci accomuna al di là del genere.

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