La biografia, splendidamente raccontata da Alastair Brotchie in Alfred Jarry. Una vita patafisica (Johan & Levi), si confonde con atteggiamenti iconoclastici che spesso rasentano il ricovero coatto. Collabora al «Mercure de France» e pubblica libri importanti come Les Minutes de sable mémorial (1894), César-Antéchrist (1895), Les jours et les nuits (1897), L’amour absolu (1899), i romanzi Messaline (1900) e Le Surmâle (1902). Con Gourmont fonda la rivista «L’Ymagier», cui seguiranno i due numeri di «Perhinderion». Ma Alfred Jarry è conosciuto soprattutto per il dramma farsesco intitolato Ubu Roi che farà furore sin dal suo memorabile attacco: «Merdre!».

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