Un piccolo sospiro sotto l’albero preferito, quello che fa più ombra. Una botta contro la barra metallica di un vagone della metropolitana, fino ad accasciarsi per terra. Cosa scegliere? Sarà l’età, ma il sospiro sotto l’albero, no? 

Gli omosessuali, gli amanti etero dell’omosessualità e gli omosessuali repressi (sì, li chiamo così: gli omo, stufo di ogni definizione +++) possono scegliere tra due libri in questa metà di agosto: Il Mago di Colm Toíbín, straordinario, quello dell’albero, e l’orrendo Metodo per diventare un altro di Édouard Louis, quello da metropolitana. 

Il primo è un meraviglioso e dettagliatissimo racconto della repressione sessuale di Thomas Mann. Toíbín, come sempre,  procede come un adagio, senza sforzo alcuno, e ti trascina in mille mondi a cavallo tra Otto e Novecento, e in mille luoghi, sempre mantenendo aplomb e compostezza merlettata asburgica. Ma ti si contorcono le budella a sentire come la repressione dell’identità libidica di Mann arrivi a sanguinare dentro un’esistenza forzatamente scelta, se non in brevi interludi con camerieri e ragazzetti chic. Una vita di merda, ma straordinariamente elegante e piena di concentrazione intellettuale, e sentimentale, in senso più allargato possibile. 

Proprio quello che manca, totalmente, alla vaiassa Édouard, che esibisce la sua revanche dalla provincia francese più nera verso, piano piano, i vertici hip parigini. L’arrivismo come arma deliberata, la para-sofferenza portata come corda per ascendere i pioli della scala mondana, la secchezza povera della scrittura fanno di Metodo per diventare un altro una sorta di bacinella dove riversare spasmi non veritieri. 

Forse solo il finale è autentico: il racconto del vuoto di sé, non di una nuova identità, tantomeno altra. In epoca di personaggi queer anche straordinari (si pensi a Tylor Dylan), Louis fa la figura malinconica dell’arricchito che poggia sfinito (di niente) la testa contro il vetro del taxi, più che del metrò, pensandoci meglio. 

Per paradosso, la dolorosa, sanguinosa repressione di Mann è, nel racconto, più libera dell’avanzata sbruffona e dichiarata di Louis per lasciarsi alle spalle la casa stamberga delle origini. Perché? Per fortuna non lo sappiamo. Ma il mistero che vivrete sotto l’albero è proprio questo. Fidatevi, per una volta.

Colm Toíbín, Il Mago, Einaudi, 2023, traduzione di Giovanna Granato.

Édouard Louis, Metodo per diventare un altro, La Nave di Teseo, 2023, traduzione di Annalisa Romani.