Una volta che avrete letto il libro del Generale Vannacci e fatto i debiti conti con l’istintiva repulsione liberal per un pensiero viziatamente anacronistico o coi turgori «de destra» e «di buon senso» che Vannacci avrà sicuramente carezzato, arriverete finalmente al cuore del problema: e adesso in che scaffale lo sistemo?

Potreste far finta che non siano mai stati pubblicati i libri di Di Battista o Toninelli e procedere al rogo immediato, ma agireste in aperta malafede. Quei libri (purtroppo) esistono, li avete comprati e letti, e nemmeno il clamore detestabile di un «caso Vannacci» riuscirà a mondarvi le coscienze. In compenso, vi sarà concesso di afferrare con una sfumatura tutta contemporanea l’esergo baudelairiano: Hypocrite lecteur, mon semblable, mon frère!

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