Due sono gli equivoci da sciogliere a proposito di Avatar – La via dell’acqua (2022), sequel di Avatar uscito a tredici anni di distanza dal capostipite.

Il primo interessa l’estrema semplificazione della dimensione narrativa, da più parti sbeffeggiata o stigmatizzata. A questo proposito, sarebbe utile ricordare come non solo James Cameron ma, più in generale, quel grande cinema americano capace di stringere in un unico abbraccio intrattenimento e piglio auteuriste (Spielberg, Lucas, Coppola) abbia spesso aderito all’archetipo del viaggio dell’eroe, trasportandolo in forme di racconto tanto elementari quanto ricche di valore simbolico.

Ed è proprio questo valore simbolico che dovrebbe diventare il vero oggetto del discorso, perché investe anzitutto la dimensione visiva e immaginifica. In questo senso, Avatar – La via dell’acqua sancisce un punto di non ritorno per la sua capacità di piegare la tecnica al discorso (motion capture portato a livello di un’espressività mai raggiunta prima, rivoluzionaria renderizzazione degli effetti digitali in CGI che permettono livelli di fotorealismo altrimenti impossibili, un 3D pienamente capace di sfruttare la profondità di campo creando nuove figurazioni spaziali), riportando il cinema alla dimensione della fantasmagoria e dell’attrazione ottico-cinetica.

In fondo l’ultimo film di Cameron suscita il medesimo senso di meraviglia che, nel 1924, avrebbe potuto provare uno spettatore di fronte a un capolavoro della grande stagione del muto hollywoodiano come Il ladro di Bagdad di Raoul Walsh: due film che trasformano lo spettacolo della macchina-cinema in un cerimoniale fantastico degno di un Grimorio medievale, e allo stesso tempo mostrano – con la pura forza delle loro immagini – che il territorio dell’immaginario è un terrain vague aperto all’infinita possibilità della creazione. Ieri come oggi.

Questo contenuto è visibile ai soli iscritti

Snaporaz è una rivista indipendente che retribuisce i suoi collaboratori. Per esistere ha bisogno del tuo contributo.

Accedi per visualizzare l'articolo o sottoscrivi un piano Snaporaz.