Negli anni Cinquanta, il giornalista, fotografo militare ed ecologo Frank Herbert venne incaricato di scrivere un articolo sulle dune sabbiose del litorale di Florence nell’Oregon. Da qui proviene l’ispirazione letteraria che lo portò nel 1965 a dare alle stampe il suo romanzo più celebre, Dune, uno dei classici della fantascienza del Novecento. Ambientato in un universo dove è stata bandita ogni forma d’intelligenza artificiale, il libro coniuga sapientemente ecologismo e suggestioni neoplatoniche, misticismo e angelismo, riferimenti alle grandi saghe leggendarie del folklore e rimandi alla situazione politica coeva (i guerriglieri Fremen descritti nel romanzo ricordano da vicino i Viet Cong). Non stupisce perciò che sia diventato ben presto oggetto di culto, soprattutto negli ambienti della New Left, e abbia originato un vero e proprio ciclo letterario che proseguirà in altri cinque romanzi.

Il cinema vi s’interessa quasi subito (e George Lucas ne trarrà ispirazione per Guerre stellari). Il primo a tentarne un adattamento è il visionario Alejandro Jodorowski, ma il progetto del regista cileno naufraga per la sfiducia delle major. Quando i diritti del romanzo vengono acquistati nel 1976 da Dino De Laurentiis,

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