Franz Prati mette in scena nei suoi disegni affascinanti una sorta di dramma dell’architettura italiana del Novecento creando una città onirica di impressionante densità in cui vengono a collidere, si intrecciano, si sovrappongono immagini che in modo originale si riallacciano alle opere di maestri celebri o dimenticati. Nel progetto questa bufera di immagini si placa in meditate immagini prospettiche, suggerendo spazi collettivi di grande respiro, piazze italiane non proiettate nell’orizzonte metafisico dechirichiano, ma su un orizzonte materico in cui luce, ombra, colore, segno si mescolano in un impasto saturo e caldo vicino alla fusione.

Paolo Portoghesi, Dal futurismo al futuro possibile, Skira 2002

Paolo Portoghesi,franz prati,l'architettura e il suo doppio,lucia re
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Un percorso enigmatico, quello dell’opera di Prati, che si potrà seguire dal 7 al 22 novembre negli spazi della Casa dell’Architettura presso l’Acquario Romano, in Piazza Manfredo Fanti 47 a Roma, grazie a una mostra voluta dall’Ordine degli Architetti e curata da Luca Ribichini e Antonio Schiavo: Franz Prati. L’architettura e il suo doppio. Opere 1981-2023. Sempre all’Acquario Romano, nel giorno dell’apertura dell’esposizione – 7 novembre, ore 17 – verrà presentato Ritratto in movimento. Conversazione con Franz Prati (Campisano 2023), di Lucia Re.