Il 26 novembre a Roma, dietro casa mia, si è svolto un evento imperdibile: al Trenta Formiche, uno dei locali di riferimento dell’underground di Roma Est, Ilona Staller, in arte Cicciolina, ha deciso di festeggiare il suo compleanno. A condire il tutto, il live delle Cumgirl8: una band neopunk all girl americana di casa alla 4AD che ha dedicato un brano proprio alla regina delle pornostar. Ecco: Cicciolina ancora oggi, giocoforza, viene interpretata dalla massa solo come attrice porno. Ma è stata ed è molto di più: diremmo “agitatrice culturale”, tra coraggiose battaglie politiche, spettacoli contro la morale borghese, e canzoni che hanno osato il ridicolo per poi risultare – oggi – più lungimiranti che mai. Da sempre mi interessa l’aspetto musicale di Ilona, che vanta un certo numero di pubblicazioni più o meno bizzarre: logico che mi fossi già organizzato per buttarmi a pesce nell’evento e farle alcune domande sul tema. Ma, ahimè, il classico malanno invernale che non ti aspetti ha fatto saltare tutto. Grazie alla gentilissima agente sono riuscito però a ripiegare su una telefonata, nella quale la vera Cicciolina fa capolino: una showgirl a tutto tondo.

Ciao Ilona, sono contentissimo di sentirti. Come stai? 

Bene, bene, grazie. Sono molto gasata, a parte alcuni piccoli problemi quotidiani che insomma… ti rompono le palle, però va bene. [ride]

Innanzitutto sono molto emozionato perché tu sei stata la mia… come dire, il mio sogno erotico, da sempre, diciamo.

Ah, bene, mi fa piacere! [ride]

Eh sì, da quando ero pischello, lo confesso. Però in questo caso vorrei soprattutto parlare del tuo lato, diciamo, musicale.

Sì, io amo molto la musica. Tu devi sapere che all’epoca avevo fatto un contratto con la RCA – la casa discografica –, quando ancora l’RCA era a Roma, perché poi si è trasferita altrove. Era sulla Nomentana, te lo ricordi? 

Sì, sì, sì, come no? Me lo ricordo, me lo ricordo perfettamente. 

Quindi io firmai un contratto molto buono che poi, tra l’altro… una delle canzoni che avevo inciso con la RCA in Spagna arrivò al secondo posto in hit parade, era Buone Vacanze

Ah, certo, anno 1980.

Era un brano molto molto carino. Poi, ritornando sulla mia discografia, io ho fatto tante canzoni: ho cinquanta canzoni finite, prodotte privatamente con Jay Horus.

Che poi era il nome d’arte del figlio del celebre compositore Carlo Rustichelli, Paolo… che ha firmato anche le colonne sonore dei tuoi film hard.

Sono delle canzoni molto belle: una di queste… è la famosa canzone Muscolo Rosso, che ogni volta che vado in un locale LGBT, o insomma di serate gay, il pubblico impazzisce: gli piace questa canzone perché è molto ironica, molto simpatica, anche se sembra erotica. 

Certo, l’ironia è sempre stata la tua marcia in più. Quella che manca a certi bacchettoni.

Muscolo Rosso. Non so se tu l’hai sentita quella canzone, probabilmente sì.

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