Come ogni martedì fino al 5 giugno, Gianluigi Rossini commenta per Snaporaz i singoli episodi dell’ultima stagione di Succession, la migliore serie TV degli ultimi dieci anni. 

Si parte: la nuova stagione inizia con il compleanno di Logan, un richiamo diretto al primo episodio della serie. Allora si festeggiava con familiari e collaboratori stretti, adesso c’è un grande ricevimento al quale però mancano sia i figli (ok, c’è Connor, ma lui non conta) sia Marcia, che è «a Milano a fare shopping, per sempre», come dice a Greg la sempre più esplicita Kerry – il potere, in Succession, si misura anche con la facoltà di dire le cose in maniera diretta. Ancora Kerry ci elenca i temi caldi della stagione: mancano due giorni alla vendita della Waystar, e saranno di sicuro due giorni pieni di incertezze; Logan vuole fare un’ultima acquisizione, ed è ovviamente la Pierce; sullo sfondo, le elezioni presidenziali. Di sfuggita viene nominato il candidato di estrema destra Jeryd Mencken, introdotto nella stagione scorsa, che suppongo incontreremo più avanti.

L’episodio però mette in pausa tutto il resto e si concentra proprio sulla battaglia per la Pierce, con la grande novità che per la prima volta sono i ragazzi ad avere la meglio. Kendall, Shiv e Roman, affiatati come non li abbiamo mai visti, stanno per presentare a degli investitori il loro nuovo progetto The Hundred, un concentrato di fregnacce da Silicon Valley al quale hanno lavorato negli ultimi tre mesi, e che accantonano in cinque minuti non appena trapela la notizia della possibile acquisizione. A questi tre in realtà non interessa nulla che non sia il proprio melodramma familiare, e non possono lasciarsi scappare l’occasione di vendicarsi del padre. Roman è l’unico a mantenere un po’ di lucidità, ma forse la sua debole opposizione viene più dalla paura del conflitto che da un processo decisionale sano. Tutta la vicenda è Succession al suo meglio, nel ritrarre il perverso rapporto di codipendenza tra padre e figli. 

La ricomparsa dei Pierce è anche una splendida occasione per il ritorno della matriarca liberal Nan, che non vedevamo dalla seconda stagione e che ha mantenuto intatta la sua detestabile ipocrisia. Le gag migliori però ce le regala la coppia più bella di tutte: Greg e Tom, approfittando del fatto che quest’ultimo è al momento single, si sono dati alle scorribande sessuali e si fanno chiamare “the disgusting brothers”. Stavolta è Tom a essere disturbato dalla volgarità di Greg, cosa piuttosto inedita, e non so se interpretarla come segno che Greg è ormai completamente assorbito dalla corruzione dei Roy oppure che Tom non è più lo stesso senza Shiv. 

La separazione tra Tom e Shiv mostra di nuovo Succession al suo meglio, nel passare dalla farsa alla tragedia: ridicolo lui, che temendo per la propria carriera usa un olimpionico giro di eufemismi per chiedere a Logan cosa accadrà nel momento in cui non farà più parte della famiglia (senza nepotismo, d’altra parte, Tom non sarebbe dov’è); ridicola lei, che non si fa problemi a usare il divorzio come mossa utile durante la trattativa con Nan Pierce. Ma verso la fine dell’episodio Shiv torna nella casa di New York per prendere dei vestiti, Tom appare da dietro una porta e i due si danno una specie di addio, senza il coraggio di verbalizzare le questioni dolorose ma tenendosi per mano un’ultima volta, aggressivi ma sull’orlo del pianto. È una scena bella e toccante senza essere melodrammatica, non sono molte le serie che possono fare una cosa così.

L’episodio si chiude con Logan davanti alla televisione. È sempre stato un misantropo, ma la sua solitudine ora è pesante: la scena in cui chiede ai suoi collaboratori di prenderlo in giro per ravvivare l’atmosfera è un gran momento di cringe comedy, ma dimostra anche quanto senta la mancanza dei figli. Di sera, solo davanti a uno show di ATN, sbracato su una poltrona con il collo della camicia aperto, è un vecchio inacidito, rancoroso e superficiale come il pubblico su cui ha costruito la sua fortuna, con la differenza che lui può alzare il telefono e chiedere di licenziare il presentatore che gli sta antipatico, invece di limitarsi a sbraitare contro la tv.

Considerazioni sparse:

Come a ogni nuova stagione, la sigla è leggermente diversa. Tra le novità: una ripresa dall’alto di una villa con piscina e un cellulare con l’odiata app StarGo. Qui le quattro sigle a confronto.

Quanti anni compie Logan? Ovvero: quanto tempo è passato dal primo episodio,in cui ne compiva ottanta? Jesse Armstrong non ha mai mostrato grande interesse per questo tipo di realismo, ma ciò non ha impedito ai fan su Reddit di mettersi a fare i conti. Dati alla mano, nella serie sono passati meno di due anni. Dalla fine della stagione scorsa sono passati più di tre mesi.

È bello vedere Kendall di nuovo in fase euforica, ma di sfuggita dice di aver bisogno di un impegno che lo assorba perché ha fumato eroina e gli è piaciuto parecchio. Considerando il suo passato, non c’è da stare tranquilli. Anche perché adesso i tre fratelli sembrano uniti, ma già Shiv intrattiene conversazioni nascoste: nessuno qui può fare affidamento su nessuno.

Shiv ha parlato segretamente con il “Jimenez transition team”, si dice: potrebbe riferirsi al team incaricato di progettare la transizione presidenziale per il candidato democratico, ovvero questo/a Jimenez di cui non sappiamo ancora nulla. 

Il matrimonio di Connor e Willa è ancora in piedi e pare si farà su una barca. Finora in Succession i matrimoni hanno sempre coinciso con valanghe di guai.